Lo sciatore di oggi, si sa, cerca il massimo confort nella risalita sugli impianti, le veloci telecabine, ma anche le comode seggiovie con sedili imbotti e tappeti di imbarco, magari con copertura, per viaggiare seduti senza togliere gli sci e senza patire il freddo, vuole poi piste sempre in perfetto stato ogni mattina, e naturalmente niente code. Così si scia all’Abetone, dove è stato ormai completato il rinnovo degli impianti di risalita, abbinato al rimodellamento delle piste, adeguate alle traiettorie dello sci moderno.
Lo sciatore, ma anche tutto il sistema del turismo invernale, vogliono però anche garanzia e sicurezza della neve. All’Abetone già oggi l’innevamento programmato copre l’80% delle piste del Comprensorio. I prossimi investimenti andranno ancora in questa direzione, non solo per aumentare i chilomentri con neve garantita, ma soprattutto per assicurare, nei momenti di scarse precipitazioni, idonei collegamenti sci ai piedi tra tutte le diverse zone del Comprensorio.
Oggi sciare all’Abetone vuol dire spaziare su 50 km di piste, che si snodano su diversi versanti con caratteristiche molto varie: gli ampi pendii del Monte Gomito con le “Zeno”, i boschi secolari delle Regine e della Selletta, l’ambiente alpino della Val di Luce, i ripidi muri delle piste Coppi al Pulicchio. Il tutto servito da 21 impianti moderni e veloci con una portata oraria di 25.000 persone.
La stazione si raggiunge comodamente sia dalla Toscana che dall’Emilia Romagna, percorrendo la Statale 12 dell’Abetone e del Brennero. In paese ancora oggi due piramidi ricordano il Granduca di Toscana e il Duca di Modena, che alla fine del 700 costruirono la strada che mise in comunicazione attraverso questo passo di montagna i loro due stati.
A poco più di un’ora di auto da Firenze, l’Abetone è certamente la stazione di sci per eccellenza di fiorentini e toscani, ma vista la sua collocazione sul confine con l’Emilia Romagna è frequentata anche da molti sciatori di questa regione. Tipico segno di questa posizione è la cucina, dove la sfoglia tirata a mano accompagna funghi e cacciagione, gustosissime poi sono le torte con i frutti del bosco. Saporite ricette montanare, che si possono gustare in uno dei tanti rifugi sulle piste, adatti sia a una sosta breve, che a chi preferisce ambienti più caratteristici, tutti in legno, con salette riservate o spaziosi solarium. Impareggiabile la vista che di gode dalla vetta del Monte Gomito, punto più alto della stazione (mt 1930): nelle giornate di sole lo sguardo arriva fino alla Corsica e rivolgendosi a nord alle vette innevate di Alpi e Prealpi.
Lo sci qui vanta oltre 80 anni di storia, lo Sci Club Abetone Boscolungo nasce nel 1920 e nel 1937 fa la sua prima corsa il mitico “slittone”, sul tracciato oggi occupato della seggiovia della Riva. L’Abetone era allora una delle poche località italiane dotate di impianti di risalita. Non è un caso che questa sia la patria di Zeno Colò, Celina Seghi e Paride Milianti.
Numerosi ogni anno gli eventi agonistici, tra cui la Coppa Europa femminile, gare Fis e Master, e il il Pinocchio sugli sci, il “Mondiale” dei piccoli sciatori in programma nel mese di marzo.